IL
DL ANTITERRORISMO
L'aula del Senato ha approvato la
fiducia al governo sul decreto antiterrorismo, contenente anche la proroga
delle missioni internazionali. Il provvedimento dunque è stato convertito in
legge.
La parte relativa alla proroga delle
missioni internazionali prevede una spesa complessiva di circa 871 milioni e riguarda diverse operazioni in
Europa, Asia e Africa, tra le quali la Resolute
support in Afghanistan, la
partecipazione alla coalizione internazionale di contrasto all'Isis e alle
operazioni di addestramento delle forze armate libiche.
La parte relativa al contrasto del
terrorismo internazionale contiene, tra le altre cose, l'introduzione di nuove
fattispecie di reato per contrastare i cosiddetti foreign fighters e i lupi solitari, chi si auto-addestra ad atti di
tipo terroristico. Previste aggravanti per l'uso del web e una black-list dei siti
internet di propaganda che dovranno essere oscurati. Il procuratore nazionale
antimafia diventa competente anche in materia di terrorismo.
Ecco, in sintesi, cosa contiene la
parte del decreto relativa al contrasto al terrorismo internazionale:
I
NUOVI REATI
Attraverso l'aggiunta di nuovi
articoli al codice penale o la modifica di articoli già esistenti vengono
puniti: con la reclusione da 5 a 8 anni i cosiddetti foreign fighters, ovvero coloro che si arruolano per il compimento
di atti di violenza, con finalità di terrorismo, in Paesi esteri (l'entità
della pena consente l'applicazione della custodia cautelare in carcere); con la
reclusione da 5 a 8 anni chiunque organizzi, finanzi o propagandi viaggi
finalizzati al compimento di condotte con finalità terroristiche; con la reclusione
da 5 a 10 anni i cosiddetti lupi solitari, ovvero coloro che dopo aver autonomamente
acquisito le istruzioni relative alle tecniche sull'uso di armi da fuoco o di esplosivi
nonché alla commissione di atti di violenza con finalità terroristiche, pongono
in essere comportamenti finalizzati in maniera univoca alla commissione di
questi atti. Viene inoltre specificato che alla condanna per associazione
terroristica, assistenza agli associati, arruolamento e organizzazione di
espatrio a fini di terrorismo consegue obbligatoriamente la pena accessoria della
perdita della potestà genitoriale 'quando è coinvolto un minore'.
IL
WEB E I NUOVI STRUMENTI INVESTIGATIVI
Il decreto introduce aggravanti
quando i reati di terrorismo, istigazione e apologia del terrorismo sono commessi
tramite strumenti informatici e telematici. Analoghe aggravanti di pena sono introdotte
per il possesso e la fabbricazione di documenti falsi, per i quali viene
previsto l'arresto obbligatorio in flagranza (anziché, come ora, facoltativo).
Sono autorizzate le intercettazioni
preventive anche per le indagini in materia di terrorismo per reati commessi
con l'impiego di tecnologie informatiche o telematiche. Viene estesa la
possibilità di rilasciare a stranieri permessi di soggiorno a fini
investigativi anche nel corso di operazioni di polizia, di indagini o di un
procedimento relativi a delitti commessi per finalità di criminalità transnazionale.
Si introduce inoltre, in via transitoria (fino al 31 gennaio 2016), la
possibilità per i servizi di informazione e sicurezza di effettuare colloqui
investigativi con detenuti per prevenire delitti con finalità terroristica di
matrice internazionale. Viene richiamata l'applicabilità della disciplina
derogatoria dell'obbligo di denuncia dei reati nonché la possibilità, per i
direttori dei servizi di informazione, di ritardare la comunicazione all'autorità
giudiziaria degli elementi di prova acquisiti in ordine alla commissione dei
reati.
BLACK LIST DEI SITI INTERNET
La polizia postale
e delle comunicazioni deve costantemente tenere aggiornata una black-list dei
siti internet che vengano utilizzati per la commissione di reati di terrorismo,
anche per favorire lo svolgimento delle indagini della polizia giudiziaria,
effettuate anche sottocopertura.
Inoltre, previa
richiesta dell'autorità giudiziaria e preferibilmente tramite la polizia
postale e delle comunicazioni, sono introdotti in capo agli internet providers specifici obblighi di
oscuramento dei siti e di rimozione dei contenuti illeciti connessi a reati di
terrorismo pubblicati sulla rete. L'adempimento dell'ordine da parte dei
providers deve avvenire entro 48 ore dalla notifica. In caso di contenuti
generati dagli utenti ed ospitati su piattaforme riconducibili a terzi, la
rimozione riguarderà i soli contenuti illeciti (in tal caso, non sarà
possibile, quindi, oscurare il sito).
NUOVE SANZIONI SUI 'PRECURSORI DI ESPLOSIVI'
Chiunque, senza
titolo, introduce nello Stato, detiene, usa o mette a disposizione di terzi
sostanze e miscele qualificate come 'precursori di esplosivi' viene sanzionato
con la pena congiunta di arresto (fino a 18 mesi) e ammenda (fino a 1.000
euro). La mancata segnalazione all'autorità di furti o sparizioni degli stessi
precursori viene punito con l'arresto fino a 12 mesi o l'ammenda fino a 371
euro.
TRACCIABILITÀ ARMI ED ESPLOSIVI
Chi vende e
fabbrica armi, munizioni e materiali esplodenti deve comunicare tempestivamente
alle questure per via informatica o telematica le informazioni e i dati sulle
operazioni di vendita e le generalità degli acquirenti di armi ed esplosivi
(attualmente, vi è un obbligo di comunicazione mensile e il ricorso alle
modalità informatiche è facoltativo). Sarà un decreto del Viminale a stabilire
modalità e tempi di comunicazione delle informazioni.
Inoltre viene reso
facoltativo, per le imprese che fabbricano esplosivi ad uso civile, l'utilizzo
del sistema informatico di raccolta dei dati Gea del ministero dell'Interno.
Sarà obbligatorio invece per ogni impresa che fabbrica esplosivi istituire un
sistema di raccolta dati (anche consorziandosi con altre imprese) che permetta
la completa tracciabilità dalla fabbricazione alla vendita.
Tra le altre cose
viene introdotto l'obbligo di denuncia alle autorità (con conseguente sanzioni
per chi trasgredisce) anche dei caricatori delle armi, lunghe e corte, aventi
determinata di capienza di colpi. L'obbligo entra in vigore dal 4 novembre.
ARRESTO IN FLAGRANZA PER IMMIGRAZIONE CLANDESTINA
I promotori,
organizzatori e finanziatori del trasporto illecito di migranti possono godere
dei benefici penitenziari solo se collaborano con la giustizia. Viene inoltre
introdotto l'arresto obbligatorio in flagranza per i delitti in materia di
immigrazione clandestina.
NUOVE MISURE PREVENTIVE
Le misure di
prevenzione personali disposte dall'autorità giudiziaria potranno essere
applicate anche a chi compie atti preparatori alla partecipazione ad un conflitto
all'estero a sostegno di organizzazioni terroristiche. Il questore potrà
richiedere con urgenza il ritiro temporaneo del passaporto e la sospensione
della validità ai fini dell'espatrio di ogni altro documento di identità. Sarà punito
con la reclusione da 1 a 5 anni chi viola il divieto di espatrio, la
sorveglianza speciale (con obbligo o divieto di soggiorno).
ESTESO OBBLIGO CONSERVAZIONE DATI TELEMATICI
Estesa al 31
dicembre 2016 la durata dell'obbligo del fornitore di conservare i dati
relativi al traffico telematico (esclusi i contenuti della comunicazione).
Analogamente, viene previsto che siano conservati al 31 dicembre 2016 i dati
sulle chiamate senza risposta, trattati temporaneamente dai fornitori dei servizi
di comunicazione elettronica accessibile al pubblico o di una rete pubblica di
comunicazione. Le nuove disposizioni varranno solo per i reati di natura
terroristica. Un altro articolo estende l'ambito dei trattamenti con finalità
di polizia, e dunque l'area entro la quale i trattamenti stessi possono
svolgersi senza applicare le disposizioni previste dal Codice della privacy.
TUTELA INDAGINI SERVIZI SEGRETI
Il personale dei
servizi è autorizzato a condotte previste dalla legge come reato anche in relazione
ad una specifica serie di delitti con finalità di terrorismo, operando nei loro
confronti la speciale causa di non punibilità. E ancora: il personale dei
servizi segreti, in sede di deposizione in un processo penale sulle attività
svolte sotto copertura, può (fino al 31 gennaio 2018) fornire le generalità 'di
copertura' usate nel corso delle operazioni.
PROCURATORE NAZIONALE ANTITERRORISMO
Al procuratore
nazionale antimafia vengono attribuite anche funzioni in materia di
antiterrorismo. Di conseguenza viene aggiornata la normativa, anche in funzioni
di aspetti organizzativi.